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Aggregazione dei criteri

E' la scrittura collaborativa online il rimedio per cambiare il processo editoriale accademico? I blog e i wiki sovvertiranno il modo in cui le università pubblicano e distribuiscono i loro lavori?

In questo interessante articolo, Janelle Ward cerca di mettere in evidenza quelli che sono i pregi e i difetti del modello di pubblicazione universitaria attuale ed al tempo stesso suggerisce un nuovo approccio all'editoria accademica, capace di sfruttare la potenza del web.

1. Introduzione

web 2.0Un numero crescente di studiosi utilizza strumenti del Web 2.0 come blog e i wiki per condividere le proprie scoperte, discutere di nuovi sviluppi e trovare nuove strade di ricerca collaborativa. Come possono adattarsi questi mezzi così aperti ed informali al processo di ricerca accademico tradizionale?

Nonostante esistano ancora numerosi ostacoli e dubbi da superare, il Web 2.0 rappresenta molto più che una nuova tecnologia. Il frequente utilizzo che gli stessi studiosi ne fanno, potrebbe permettere di arrivare alla soluzione di molti problemi già esistenti e di dare nuove prospettive alla ricerca nel campo della comunicazione.

Da molto, in ambito universitario, studiosi e ricercatori lavorano in sistemi di revisione paritaria collaborativi.

Il processo di ricerca è da considerarsi incompleto se prima un gruppo anonimo di esperti non ha espresso il suo parere e approvato un articolo presentato, in base a criteri specifici. Solo allora il lavoro in questione può essere pubblicato su una rivista universitaria. Pubblicare un lavoro di ricerca seguendo questa procedura dimostra la legittimità di un autore all'interno di una comunità di studiosi e tali pubblicazioni formano le basi per progredire in qualsiasi campo accademico.

Dire che molti studiosi stanno cogliendo le opportunità offerte dalle applicazioni del Web 2.0 per i social networking, specialmente blog e wiki, significa dire che questi daranno uno scossone al sistema di ricerca tradizionale?