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Aggregazione dei criteri

E' la scrittura collaborativa online il rimedio per cambiare il processo editoriale accademico? I blog e i wiki sovvertiranno il modo in cui le università pubblicano e distribuiscono i loro lavori?

In questo interessante articolo, Janelle Ward cerca di mettere in evidenza quelli che sono i pregi e i difetti del modello di pubblicazione universitaria attuale ed al tempo stesso suggerisce un nuovo approccio all'editoria accademica, capace di sfruttare la potenza del web.

2. Il Blogging Accademico

Il termine "Web log" fu inventato da un pioniere del blogging, Jorn Barger, redattore dell'importante blog Robot Wisdom, ed indica una pagina web in cui un blogger registra tutte le altre pagine web che trova interessanti. Può trattarsi di pagine web personali o di gruppo, che vengono regolarmente aggiornate e spesso accompagnate da brevi messaggi.

Il blogging è un modo per pubblicare autonomamente contenuti online e raggiungere potenzialmente un numero che va da zero a milioni di lettori.

Non c'è revisione paritaria né alcun editore a cui render conto e il controllo ortografico rimane del tutto facoltativo.

Allo scopo di esaminare il mondo del blogging universitario, è prima necessario comprendere come sono fatti i blog, cos'è il blogging e perché lo si fa.

Tipologie e Scopi dei Blog

Jil Walker dell'Università di Bergen, in Norvegia ha indicato tre tipi di blog dedicati alla ricerca, notando che alcuni si allontanano più degli altri dalle forme di pubblicazione accademica tradizionali. 

  1. I blog del primo tipo sono indirizzati a quello che lei chiama pubblico di intellettuali e sono prevalentemente forum per il dibattito sulle varie dottrine politiche, sul femminismo su analisi di mercato e così via.
  2. I blog del secondo tipo sono utilizzati come registri di ricerca e servono a "raccogliere i risultati a cui una determinata ricerca ha portato e le idee che si potrebbero seguire". Questa tipologia di blog riprende la metodologia di ricerca tradizionale, assomigliando al libretto degli appunti di un sociologo o al taccuino su cui sono appuntati i risultati degli esperimenti di un laboratorio scientifico.
  3. Il blog del terzo tipo comprende "blog pseudonimi sulla vita universitaria" che spesso "danno voce a chi si rifiuta di riverire l'esperienza della torre d'avorio". In questi blog, i ricercatori tendono a non concentrarsi sul loro lavoro ma su aspetti della loro vita all'interno del mondo universitario.

Forse la funzionalità più importante dei blog accademici, dice Adam Koti diversi tipi di blogsko della Chicago Theological Seminary, è quella di ricoprire un ruolo simile a quello dei blog politici, cioè di collegare e far parlare di notizie nuove e particolari; ciò ha portato nuove ricerche scientifiche all'attenzione di un pubblico interdisciplinare, più ampio e decisamente più vario.

Si presume spesso che i blog universitari siano scritti e gestiti da individui, ma ci sono anche blog di gruppo.

Un blog di gruppo può a volte avere la stessa funzione che una newsletter ha per una community di blogger, offrendo recensioni di nuovi articoli e libri ma anche informando gli iscritti su conferenze o nuove opportunità.

In un recente studio di 12 blog Maria Josè Luzòn dell'Università di Saragozza, in Spagna, ha riscontrato che essi sono stati utilizzati per molteplici scopi, per pubblicizzare il gruppo e la sua ricerca. Hanno aiutato a creare un senso di familiarità tra loro ed hanno fatto nascere nuove possibilità di collaborazione tra i membri, il tutto all'insegna della socialità.

I blog sono stati usati anche per far partecipare alla ricerca i lettori, spesso allo scopo di ricevere feedback da questi ultimi. I docenti lo fanno con le loro ricerche in corso, spesso nel tentativo di tastare la qualità dei loro articoli prima, ma anche dopo, la loro pubblicazione.

Nel giugno del 2009, l'economista Charles Kenny della World Bank postò il progetto di un intero libro sul suo blog, lasciando a chiunque l'opportunità di fare osservazioni e proposte di miglioramento.